Angiola è una delle amministratrici del Lab ed ormai preziosa collaboratrice, oltre che amica virtuale.
Tenace, attenta e puntigliosa, come tutte le prof di mate suppongo debbano essere, possiede quelle doti di delicatezza, grazia e pazienza tipicamente femminili, che a me mancano totalmente, ma che sono indispensabili, soprattutto come approccio iniziale con i principianti.
Lo stile compositivo, che Angiola ormai ha affinato, è coerente con lo spirito originale della poesia orientale, caratterizzato dalla semplicità e dal rapporto con la natura, tanto da essere stato riconosciuto, apprezzato e poi riportato in diverse pubblicazioni nazionali ed internazionali.
Ma se la semplicità è il denominatore comune di tutte le sue opere, un occhio attento non può non notare come dalle stesse emerga sempre un particolare, un termine, una parola che impreziosisce e da luce all’intera composizione e che quindi fa risplendere questa sua semplicità.
In modo del tutto spontaneo e quindi genuino, come richiesto da Basho , Angiola ha quindi maturato una sua personalità autoriale, in una Via della parola autentica e libera, come ci sforziamo di promuovere nel Lab e come dimostra questa silloge di opere, che lei stessa ha selezionato per noi.
Ringraziandola ancora per il suo suo lavoro, lascio che le sue composizioni parlino per noi.
pioppi-
la riva del torrente
si snoda al sole
nuvole –
la pioggia di domani
dentro le ossa
freddo-
nell’intimità della casa
formiche
papaveri-
il colore del vento
fra le rotaie.
la pioggia fitta –
sui fiori dell’acacia
ancora, ancora
ciuffi di nuvole nell’aria tiepida
ciuffi di pioppo
il grano verde-
sulle rive del Piave
ta pum! ta pum! tapum !
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