QUI, per l’introduzione all’esercizio.
POESIA Già la luce compare dietro le ombre Un’essenza sottile di gocce di rugiada mi pervade TANKA luce pre alba – la leggera essenza della rugiada si dissolve nell’ aria la conservo nel cuore HAIKU scorre il tempo – l’impalpabilitá della rugiada
ANALISI di EG
La poesia introduce l’alba, o più precisamente una pre-alba, che però faccio fatica ad identificare come fenomeno, con relativa emozione che questo evento causa all’autrice.
Nel tanka, questa emozione viene ricondotta all’essenza sottile della rugiada, senza che venga però esplicitata, ne come metafora, ne in termini di significato, ne correlata ad un’altra forma di realtà (in doppia lettura).
Cosa sia questa essenza sottile non è quindi chiaro, lasciando in sospeso il suo significato fino allo haiku finale, che introduce un riferimento all’impalpabilità.
Nel complesso, la riduzione ha il pregio di cercare effettivamente di dare un’essenza ai versi, il difetto riguarda invece la qualità di lettura di quest’essenza e secondariamente, dal dichiarare esplicitamente questa ricerca.
Rispetto all’impalpabilità, che sinceramente non vedo molto applicabile alla rugiada (fatta d’acqua, quindi palpabilissima), sarebbe stato meglio coglierne l’impermanenza o darne un’interpretazione basata sul noumeno di Kant, ovvero all’essenza pensabile, ma inconoscibile, della rugiada in sé, che tradotto in haiku, poteva suonare:
prima dell'alba
l'inconoscibile essenza / (l'impermanente essenza)
della rugiada (EG)
In ogni caso, quando in un haiku si vuole trasmettere un’emozione come fine poetico, l’emozione trasmessa deve innanzitutto essere basata su una corretta lettura dell’immagine o del fenomeno vissuto, secondariamente è bene evitare di essere espliciti.
Oltre all’intuizione, ci vuole profondità di pensiero, evitando di fornire elementi troppo superficiali.
In questi casi, la migliore via d’uscita ce la mostra, ancora una volta Basho:
in morning dew,
dirty and cool,
a mud-smeared melon
asatsuyu ni / yogorete suzushi / uri no tsuchi
In questo haiku, non c’è la volontà esplicita di trascendere l’evento, ma attraverso una seconda lettura, di legarlo al nostro profondo. In questo modo si prendono due piccioni con una fava, in quanto si comunica il nostro stato d’animo, in modo non esplicito.
Ecco quindi, un mio esempio, in doppia lettura, dell’evento di Daniela:
tra le ombre tra le prime luci dell'alba la rugiada risplende (EG)
p.s. individuare e capire le doppie letture fa parte della pratica haiku; a chi ha dei problemi in tal senso, consiglio di esercitarsi sul makoto.