QUI, per l’introduzione all’esercizio.
Poesia Dall'argine osservo i flutti impetuosi del fiume che senza domande verso il mare si lascia andare Tanka Fragore d'acqua Ineluttabilmente il fiume va Ma ferma e in silenzio io ne osservo il destino Haiku Flutti impetuosi Il fiume scorre rapido verso il mare
ANALISI di EG
La poesia s’interroga sui movimenti di un fiume, con relativa osservazione, da parte dell’autrice.
Senza farsi domande, il fiume scorre prima impetuoso, per poi lasciarsi andare ineluttabilmente verso il mare ….. e realizzando così la sua vera natura, aggiungo io.
Sfortunatamente questa considerazione non sarà colta chiaramente da Gabriella ed è un peccato, perchè insita nell’immagine ed era praticamente un assist servito su un piatto d’argento.
In assenza di questa visione, la riduzione della poesia alla forma tanka, si concentra più sull’osservatore che sull’osservazione, perdendo così molto della profondità potenziale, emergente dalla poesia.
Persa l’essenza dell’osservazione, la successiva riduzione da tanka ad haiku, propone inevitabilmente un’immagine, seppur coerente con la sequenza poetica, piatta, quasi spenta rispetto al potenziale iniziale.
Un vero peccato, in quanto la poesia aveva introdotto elementi estremamente interessanti e più chiavi di lettura, per esempio altra chiave poteva essere quella del fiume come metafora della vita: dallo yang della giovinezza, allo yin della vecchiaia, o di una rilettura dell’acqua del fiume in chiave taoista : Il Tao è come l’acqua (Tao Tê Cing, VIII, Tornare alle qualità naturali).
In ogni caso, per dare un’idea, propongo questo mio sviluppo, nella mia prima chiave di lettura:
Tanka questo fiume fragoroso e senza porsi il perchè va verso il mare realizzando la sua buddhità realizzando la sua vera natura (EG) Haiku la buddhità del fiume? grande fragore, poi fino al mare senza un perchè (EG)
In conclusione, pur partendo da un ottimo materiale iniziale e da un’intuizione promettente, il processo di riduzione di Gabriella ha sofferto della mancanza di una certa profondità interpretativa del fenomeno a cui Gabriella ha assistito.
A tal proposito mi viene in mente un koan zen:
… e il maestro disse:
” E’ come se un bue passasse attraverso una finestra: la testa,
le corna e gli zoccoli sono passati, perchè la coda non può passare ?”