Milano già mi manca.
Impercettibile e silenziosamente, questa sensazione s’insinua nella mia mente.
Osservo questa mia nostalgia e mi chiedo se sia un sintomo del mio attaccamento, della vecchiaia che avanza, o soltanto una manifestazione della mia natura montanara.
Disequilibrio.
Osservo questo disequilibrio, che ogni domanda rivolta a sè stessi contiene.
Mi chiedo se saranno i caffè imbevibili, gli improbabili menù, oppure quella barbara, costante ed incomprensibile mancanza di bidè negli alberghi, dove sono costretto a parlare il mio pessimo inglese, o chissà cos’altro, che sta accentuando questa mia voglia di Milano
Comunque sia, osservo questa mia disarmonia, piccola o grande che sia.
Milano come stato mentale, la vita come stato mentale, haiku come strumento dei miei stati mentali …… e va bene così.
La Moldava
L’acqua ha il colore del petrolio
Sul ponte Carlo pieno di gente
Io non sono qui (EG)