Un vero poeta non va a caccia di premi o gratificazioni, risolve koan. (EG)
- Un giorno Basho gridò: non riesco a scrivere, non riesco a scrivere!!
Un gatto miagolò e Basho cominciò a scrivere.
2. Un giorno Basho insegnò: se non riesci a scrivere 1000 haiku al giorno, che cosa puoi fare ?
3. In una notte buia, Basho vide un discepolo immobile davanti ad un foglio.
Allora Basho gli chiese cosa stesse aspettando.
Il discepolo rispose: “un po di luce”.
Basho accese una candela e gliela porse.
Ma nel momento in cui il discepolo stava per prenderla, Basho la spense soffiando.
In quel momento il discepolo comprese , s’inchinò e cominciò a scrivere.
4. Basho leggendo un haiku di un famoso e rinomato poeta disse: portatemi un haiku da leggere.
5. Un discepolo chiese a Basho di contare le sillabe di un suo haiku.
Basho rispose : quante sono le sillabe di colui che non sa contare?
6. Un giorno Basho chiese ad un discepolo: prima che un haiku sia scritto, dov’è?
7. Un discepolo chiese a Basho: a cosa pensi quando scrivi un haiku?
“penso al non pensare”, rispose Basho.
“e come fai a pensare al non pensare” , chiese di nuovo il discepolo.
“scrivendo”, disse Basho.
8. “come capisci che un haiku non è buon un haiku”, chiese un discepolo a Basho.
“È come un bufalo che passa attraverso una finestra.
Passano la testa, le corna, il corpo e le quattro zampe, ma non riesce a passare la coda”.
Rispose il maestro.
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