Personalmente condivido appieno il pensiero di Hanshan 寒山, leggendario poeta cinese taoista-zen dell’ottavo secolo, su certi “poeti” , che evidentemente sono sempre stati presenti e che considerano il contenitore più importante del contenuto.
La poesia include i termini strutturali per i quali, una poesia cinese si doveva accordare, alle rigide regole poetiche in uso a quel tempo.
Il Signor Wang laureato
ride della mia povera prosodia.
Io non so niente di vitini di vespa
ne ancor meno di ginocchia di gru.
Io non riesco a tenere diritti i toni piatti
e non c’è ordine nelle mie parole.
Ma, io rido delle poesie che lui scrive
delle canzoni di un cieco che parlano del sole!